Claire
Huangci

La giovane pianista americana Claire Huangci, vincitrice del Concorso Geza Anda 2018, dove ha ricevuto anche il premio Mozart, affascina continuamente il pubblico con “il suo radioso virtuosismo, la sensibilità artistica, l’acuto senso interattivo e la sottile drammaturgia uditiva” (Salzburger Nachrichten). Con una curiosità incontenibile e una propensione per repertori insoliti, dimostra la sua versatilità con una vasta gamma di interpretazioni che spaziano da Bach e Scarlatti a Bernstein, Gulda e Corigliano.
In esibizioni da solista e con orchestre internazionali, Huangci si è esibita in alcune delle sale più prestigiose come la Carnegie Hall, la Suntory Hall di Tokyo, la NCPA di Pechino, la Philharmonie di Parigi, la Gasteig di Monaco, la Gewandhaus di Lipsia, la Elbphilharmonie di Amburgo, la Festspielhaus di Salisburgo e la Franc Liszt Akademie di Budapest. Viene ricorrentemente invitata a rinomati eventi come il Festival di Lucerna, il Festival di Verbier, lo Schleswig Holstein Musik Festival, il Rheingau Musik Festival e il Klavier Festival Ruhr. Tra i suoi stimati partner sono annoverati la Mozarteumorchester di Salisburgo, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Stoccarda, la Tonhalle-Orchester di Zurigo, l’ORF Radio Orchester di Vienna, la Vancouver Symphony e la China Philharmonic Orchestra, così come i musicisti Sir Roger Norrington, Howard Griffiths, Eva Ollikainen, Mario Venzago, Cornelius Meister e Elim Chan.
La stagione musicale 2020/21 di Huangci è iniziata con l’omaggio all’anniversario di Beethoven, ovvero un’avvincente interpretazione della sua sinfonia Pastorale arrangiata per pianoforte da Franz Liszt, con concerti al Klavier-Festival Ruhr e al Rheingau Musik Festival, dove l’esibizione è stata registrata per la piattaforma streaming MagentaMusik 360 di T-Mobile. Oltre alle performance in duo pianistico con Alexei Volodin alla Elbphilharmonie di Amburgo e all’uscita di un nuovo album inciso con il Trio Machiavelli, un momento apicale della sua carriera è rappresentato dal tour di recital dell’autunno 2020, nelle sale principali della Philharmonie di Berlino e della Elbphilharmonie di Amburgo. Nella stessa stagione, un altro entusiasmante debutto ha avuto luogo in occasione di “Great Performers Series” al Lincoln Center di New York. Tra i suoi impegni orchestrali, vanta collaborazioni con la Deutsche Radiophilharmonie Saarbrücken, la Museumsorchester Frankfurt, la Basel Chamber Orchestra e la Slovak Philharmonic Orchestra. Con la Nordic Chamber Orchestra dirige concerti di Mozart e Chopin dal pianoforte.
Huangci ha intrapreso la sua carriera internazionale all’età di nove anni con esibizioni in concerti e partecipazioni di successo a vari concorsi. Dopo essersi confrontata con Eleanor Sokoloff e Gary Graffman al Curtis Institute of Music di Philadelphia, nel 2007 si è trasferita in Germania per approfondire gli studi con Arie Vardi alla Hannover Musikhochschule, dove nel 2016 si è diplomata con il massimo dei voti. Agli albori del suo percorso artistico si è distinta come interprete espressiva di Chopin, conquistando il primo premio ai concorsi Chopin di Darmstadt e Miami, rispettivamente nel 2009 e 2010. È stata anche la più giovane partecipante ad aggiudicarsi il secondo premio al Concorso Internazionale di Musica ARD nel 2011.
Dopo aver registrato il CD di debutto con opere solistiche di Tchaikovsky e Prokofiev e il premiato doppio album di sonate di Scarlatti (German Record Critics’ Award e Gramophone Editor’s Choice), nel 2017 Huangci ha pubblicato le encomiate registrazioni dei Notturni di Chopin e, nel 2018, l’integrale dei Préludes di Rachmaninoff. In seguito all’incisione del Concerto per violino di Beethoven nella versione per pianoforte e della Fantasia per pianoforte e orchestra di Schubert/Kabalewski con la RSO Vienna, nell’autunno 2019 è uscito il suo primo album orchestrale di Chopin e Paderewski con la Deutsche Radiophilharmonie Saarbrücken diretta da Shiyeon Sung. Nell’estate del 2020 è stato pubblicato il suo primo album di musica da camera con il Trio Machiavelli, con interpretazioni del trio di Ravel e del quartetto per pianoforte di Chausson, che si sono rivelate “un debutto esaltante (…) splendidamente trasparente e sempre espressivo” (BR Klassik).

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